Continua la camminata sulla walk of fame del cinema con Arrivederci Professore, pellicola che segna lo switch di Johnny Depp dai gironi infernali dei tabloids alla sua casa per antonomasia: il cinema, appunto.
Decido di andare a vedere questo film nonostante la sordina generale che, devo ammettere, mi ha stupito.
Il comeback di Johnny mondiale avrebbe dovuto scatenare un hype generale che, personalmente, non ho riscontrato: cazzo, stiamo parlando di un nuovo film con Johnny Depp, non di una mera paparazzata a mie spese sulle rive del lago di Iseo!
Considerazioni trash a parte, è giusto puntualizzare quanto la pellicola proponga una trama più ritrita del palinsesto RAI dal 1988 a questa parte: un professore di letteratura, un cancro incurabile e uno switch immediato nell’impiego del tempo che resta.
Sino a qui nulla di nuovo: penso che ci sia la possibilità che mi nominiate 8 film e 4 romanzi con vicessitudini parallele.
Eppure, Arrivederci Professore è un film libero e Johnny Depp dona la sua vita migliore ad un personaggio altrettanto libero: libero da una qualsiasi costruzione, ironico senza l’imposizione di esserlo, irriverente senza il vanto dell’ostentazione.
La pellicola, oltre ad essere prevalentemente incentrata sul professore in questione, devia e ci permette di conoscere anche i legami – inconsueti – che abitano la sua esistenza e di come il tempo e l’esistenza stessa, appunto, ne mutino inevitabilmente le sembianze.
Le colonne portanti dell’intero progetto vertono infatti su un umorismo che sembra vestire Johnny di un abito cucito su misura per le sue attitudini attoriali, in totale concomitanza con il personaggio a cui le dona: un professore da fan fiction tumbrl, un padre super open minded e un uomo dagli infiniti assi nella manica.
Non si rivelerà di certo la pellicola motore della carriera di Depp o quella che andremo ad abbozzare fra i primi nomi nella menzione della sua esistenza cinematografica, ma Arrivederci Professore è un progetto piacevole, dalle linee ricercate ma fruibili e mediamente immediate.
Personalmente una serata cinemino, pop corn e fazzolettini aromatizzati, vale la candela.
Interessante recensione! Anche io aspettavo da tempo un ritorno alla professione di attore di Johnny Depp dopo i suoi anni fa pirata. Non ho letto grandi cose di questo film, ma spero sia il preludio ad un ritorno alla grande del buon Depp!
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Anche io non ho letto grandi commenti a riguardo ma devo dire che la mia opinione è andata oltre l’asticella generale!
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È nella mia lista🙏
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Mi farai sapere 🌹
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Te lo dico a priori guarda….
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Ormai è dal 2013 che un film con Johnny Depp protagonista non funziona al botteghino. Dopo l’inaspettato flop di Lone ranger, in cui veniva diretto dal regista de I pirati dei Caraibi, non ne ha azzeccata una. Questo film poteva essere l’occasione giusta, ma da quello che ho capito si è rivelato un buco nell’acqua.
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Mi rattrista, questo film meritava un filo di più!
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Ciao Micaela!
Sinceramente Depp non è tra i miei attori preferiti anche se lo apprezzo.
Ho visto il film che hai recensito ma… Non va. Non funziona. Ho aspettato che succedesse qualcosa che mi prendesse ma io Johnny Depp in quel ruolo non l’ho visto a suo agio. Un po’ forzato.
Speravo meglio.
Un abbraccio
Vicky
😊
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Vicky ciao! 💖 Non lo nego, non sei assolutamente la prima che mi comunica delle sensazioni del genere! 😒🙏
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Buona domenica! 😊
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Buona domenica a te Vicky 🙂
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